Futuro@Forense e CPO di Bari: dopo 6 mesi è tempo di bilanci

Come è noto, anche noi di Futuro@Forense abbiamo la nostra rappresentanza all’interno del Comitato Pari Opportunità (CPO) dell’Ordine degli Avvocati di Bari: Eugenia Acquafredda e Mari Bruscella. Per quanto entrambe siamo alla nostra prima esperienza associativa ed istituzionale, possiamo – a ragione – affermare che la nostra non è una presenza meramente formale, ma stiamo invece cercando di dare il nostro contributo fattivo alla riuscita delle iniziative (di tutte le iniziative!) del CPO, attraverso lo spirito di collaborazione con le Istituzioni, che ha sempre caratterizzato la nostra Associazione sin dalla sua costituzione. Infatti, seppur nati come Associazione di protesta, tuttavia, non si può dire affatto che non ci caratterizziamo anche per lo spirito di proposta.

A questo proposito, ricordiamo a tutti che Futuro@Forense, prima della scorsa competizione elettorale, aveva stilato un programma di massima che, laddove elette – le candidate al CPO – avrebbero portato alla attenzione del consesso di cui si sarebbe fatto parte. Una su tutte la realizzazione di eventi finalizzati alla diffusione e valorizzazione delle Pari Opportunità. Ma di certo questo non è l’unico punto programmatico con cui la Associazione Futuro@Forense si è proposta alle Colleghe ed ai Colleghi.

A ben vedere, infatti, questo è stato uno dei punti cardine che la nostra Associazione ha sempre cercato di portare avanti, sia come CPO che come Ordine degli Avvocati. Ricordiamo, ad esempio, la previsione della sottoscrizione di protocolli d’intesa in tema di legittimo impedimento per ragioni legate allo stato di gravidanza, alle condizioni di paternità e maternità (specie nel caso di Colleghi separati e/o divorziati e nel caso di presenza di figli con età inferiore ai tre anni), all’assistenza di un familiare affetto da un handicap grave o patologie invalidanti e/o oncologiche, con possibilità di rinvio della causa non oltre i due mesi (per tutelare le ragioni dell’assistito). E la presenza di un nostro “collega di associazione” all’interno del Consiglio dell’Ordine non può che essere, per noi, fonte di rassicurazione, per ciò che concerne le varie iniziative da intraprendere o, anche, solo per un sereno e pacato confronto sulle varie iniziative.

Ma anche sul versante della Edilizia Giudiziaria non siamo state ferme, volendo – ad ogni costo – che vi fosse e vi sia la eliminazione di ogni barriera architettonica che (evidentemente) rappresenta un ostacolo alla piena realizzazione delle Pari Opportunità (intese nel senso più ampio possibile) nell’esercizio della Professione. In questo dobbiamo dare atto, infatti, al Consigliere Nicola Zanni (Presidente di Futuro@Forense) di aver sollevato il problema della inadeguatezza del sistema delle scale antincendio, presso la struttura di Via Dioguardi in cui, per il momento (e non si sa fino a quando!), sono allocati gli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e che, da Settembre 2019, vedrà ospitare anche le aule di udienza, oggi ospitate a Modugno e a Bitonto.

Dunque, la Pari Opportunità a tutto tondo!

Sin da subito abbiamo offerto la nostra più ampia disponibilità ai membri del CPO di partecipare attivamente e fattivamente a tutte le iniziative del Comitato stesso. In tale ottica devono vedersi la partecipazione di entrambe ad alcune delle varie sottocommissioni costituite all’interno del Comitato sì da permettere – quanto più agevolmente possibile – lo sviluppo delle azioni del menzionato CPO ed il raggiungimento di tutti (o almeno della maggior parte de) gli scopi che il Comitato si prefigge.

Abbiamo accolto con favore (e, perché no?, con entusiasmo) la proposta (già prevista ed approvata nella scorsa Consiliatura) di dare vita all’evento “Percorso interattivo tra stereotipi e violazione dei diritti – la deontologia nelle relazioni professionali di genere”, sfociato in una manifestazione abbastanza partecipata, il 15 Aprile 2019, presso la Sala delle Adunanze del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari. Tale iniziativa – consistita anche in un “book fotografico” realizzato dalla Collega ed Amica, Olga Diasparro – ha visto, come compartecipi, anche la nostra Associazione (Antonella Labianca, Betty Cascella, Barbara De Lorenzis, Nicola Zanni, oltre a noi Consigliere del CPO). E, ad onor del vero, questa è stata una iniziativa importante ed, al tempo stesso, abbastanza divertente. Di certo, dunque, anche in questa circostanza, la presenza della nostra Associazione si è distinta.

Ma, al di là di questa lodevole iniziativa, possiamo dire che abbiamo messo a disposizione del CPO (e dei Colleghi tutti), anche le nostre Professionalità così come maturate all’interno degli studi Professionali in cui ci siamo formate ed a seguito della “vita da tribunale” che ogni giorno svolgiamo. Perché – non ce lo dimentichiamo! – quali appartenenti alla Avvocatura – siamo parte del più ampio mondo della Giustizia e viviamo quotidianamente le dinamiche della Professione. E, proprio in quest’ottica, abbiamo cercato finora di portare (all’interno del consesso di cui, a pieno titolo, facciamo parte) le nostre esperienze, cercando di portare avanti, con coerenza e con forza, le idee programmatiche del Gruppo Associativo di cui facciamo parte ed in cui rivestiamo, comunque, un ruolo importante ed istituzionale.

Altre iniziative ci vedono coinvolte in prima persona, quale, ad esempio, la modifica del Regolamento del CPO che, proprio a breve, dovrebbe vedere la luce. In questo, possiamo dire di aver partecipato attivamente ed in prima persona, grazie anche alla mia partecipazione all’interno del relativo sottogruppo.

Non possiamo sottacere, altresì, il contributo che anche la collega ed amica Mari Bruscella sta dando alle attività del CPO, sempre nello spirito collaborativo e propositivo della nostra Associazione, in qualità di membro di altri due sottogruppi di lavoro in cui il CPO è suddiviso e che stanno portando avanti delle importanti iniziative di prossima presentazione per la Avvocatura tutta.

Quindi il bilancio di questi quasi 6 mesi di attività all’interno del CPO non può che dirsi positivo, alla luce del fatto che le tematiche delle Pari Opportunità vengono viste, affrontate e attuate (quanto meno, si cerca di attuarle) anche nell’ottica della proposta proveniente dalla nostra Associazione. Possiamo, pertanto, anche in questo caso, affermare che NOI CI SIAMO!

Eugenia Acquafredda

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