Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi rileva e denuncia che l’ANAS nel noto bando di reclutamento di avvocati dei giorni scorsi, nonostante la reazione forte e decisa dell’Avvocatura ha mantenuto la richiesta dei requisiti di iscrizione nell’albo speciale dei patrocinanti innanzi alle magistrature superiori e l’anzianità di iscrizione nell’albo di almeno 15 anni.
Invitiamo l’ANAS a procedere ad una nuova modifica del testo di tale documento eliminando entrambe le discriminazioni ed all’Avvocatura tutta di ribellarsi e solidarizzare in attesa che nuovi organi istituzionali legittimi e credibili assolvano alle funzioni istituzionali loro demandate anche in sede politica. Riteniamo gravi ed ingiusti tali limiti che estromettono dal mercato tanti giovani Colleghi degni Professionisti dai quali però si pretende integerrimità fiscale ed assolvimento degli oneri previdenziali verso Cassa Forense però ghettizzandone, illegalmente, l’ambito lavorativo.
Infine si chiede che ANAS (essendo una società per azioni italiana, integrata da gennaio 2018 nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, giuridicamente qualificabile quale organismo di diritto pubblico) renda pubblico l’elenco degli iscritti ammessi ai sensi della normativa sulla trasparenza degli atti amministrativi.
Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi
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