Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi prende atto con disappunto della delibera del Coa di Taranto del 23/7/19 in merito alla richiesta di Commissariamento del Cnf presentata dalla collega Maria Casiello.
Il Consiglio dell’Ordine di Taranto ha inteso censurare la giusta difesa e rivendicazione della Legalità all’interno delle Istituzioni Forensi, espressa dalla collega Casiello attraverso la richiesta di commissariamento del CNF.
Questo Coordinamento ritiene censurabile la delibera del Coa di Taranto che ha ritenuto erroneamente le argomentazioni “sul conflitto di interessi e sul malaffare nelle Istituzioni Forensi” , richiamate nell’istanza di commissariamento, rivolte all’intera Avvocatura e non esclusivamente ai soggetti che versano in tali condizioni.
Si evidenzia, invece, che, al contrario di quanto ritenuto dal Coa di Taranto, l’immagine dell’Avvocatura è gravemente lesa da chi caparbiamente intende non rispettare la legge e non da chi rivendica la legalità in seno alle Istituzioni.
Pertanto, si ribadisce il più ampio sostegno alla collega Casiello e a tutti i colleghi italiani che quotidianamente lottano per il ripristino della legalità nelle Istituzioni Forensi, in ossequio al ns ruolo, alla Legge ed ai
recenti interventi giurisprudenziali.
Chi reclama il ripristino della legalità merita, dunque, rispetto e non l’isolamento!
L’ Avvocatura dovrebbe stigmatizzare i comportamenti di chi, direttamente o indirettamente, continua a tollerare l’illegalità, con la consapevolezza che le posizioni di coloro che, con il proprio illegittimo comportamento, continuano a violare la legge, saranno valutate nelle sedi deputate.
Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi