Su sollecitazione del Consigliere avv. Nicola Zanni, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari ha invitato Cassa Forense a modificare il Bando per la selezione di studi legali cui affidare attività di assistenza e consulenza legale specialistica. Pubblichiamo integralmente la Delibera Consiliare del 22.10.2019.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, nella seduta del 22 ottobre 2019
premesso
– che sul sito di Cassa Forense è stato pubblicato il bando per la selezione di studi legali cui affidare, da parte della stessa Cassa Forense, le attività di assistenza e consulenza legale specialistica, a favore del ridetto Ente;
considerato
– che tale bando prevede quale requisito di ammissione “un fatturato minimo di € 300.000,00 (art. 4, c. 2, allegato 2, capitolato) così di fatto introducendo un criterio in astratto applicabile alle imprese più che ai professionisti del settore legale;
rilevato
– che Cassa Forense è Ente Istituzionale funzionalmente chiamato anche alla tutela, rappresentanza e garanzia di un ambito per definizione involgente tutela di soggetti deboli;
ritenuto
– che con il suddetto bando, di fatto, Cassa Forense prevede un criterio, quale quello del “fatturato”, ininfluente ai fini di una valutazione per incarico fiduciario e tecnico – professionale;
– che il bando de quo pone in atto una oggettiva discriminazione, impedendo di fatto ad avvocati/e in regola con il quotidiano esercizio, di poter partecipare;
considerato
– che impedire l’accesso alla selezione per il bando a professionisti per il sol fatto di non aver raggiunto la soglia di fatturato di cui al bando medesimo, determinerebbe, in sostanza, una ingiusta esclusione dalla selezione;
– che la suddetta selezione, con i criteri indicati nel bando, sembrerebbe violare la Costituzione (art. 3), creando ostacoli, impedimenti e disparità che in alcun modo devono incidere sull’esercizio libero di una professione per definizione libera;
– che, anche alla luce dei dati statistici recentemente diffusi sui redditi degli Avvocati/e del Sud Italia ed in particolare delle Avvocate, la detta discriminazione appare ancor più rilevante;
– che il termine ultimo per la presentazione delle domande per la partecipazione alla predetta selezione, scade il 24 ottobre 2019;
invita
Cassa Forense – anche per il tramite dei delegati Cassa – a modificare il bando de quo, nel senso di eliminare il criterio posto a fondamento della selezione ed individuato con riferimento al fatturato del triennio 2015 – 2018 (come compito all’art. 4, c. 2, allegato 2, capitolato) consentendo, così, la partecipazione a tutti gli Avvocati Professionisti italiani in regola con i contributi e gli altri adempimenti previsti da Leggi e Regolamenti, così valorizzando il criterio della competenza specialistica.
Si comunichi a Cassa Forense, CNF, OCF, Delegati Cassa Distrettuali ed agli Ordini Forensi di Italia,