OCF e astensione dalle attività di udienza

C’era bisogno dell’Ocf e di una deliberazione in ordine alla astensione dalle udienze, per cercare di porre un freno (fino a che punto valido?) alla diffusione del CoVid19 anche nei Palazzi di Giustizia.

Non deve essere l’organo politico della Avvocatura a prendere delle decisioni che, invece, competono ad altri e più titolati soggetti istituzionali, per ciò che concerne salute e sicurezza pubblica.

Anche i palazzi di Giustizia sono (rectius, possono essere) fonti di contagio del virus, a causa della elevata presenza “umana”.

I casi di Napoli (avvocati toccati dal virus ed oggi in quarantena) e di Milano (due magistrati in quarantena) dimostrano come nessuno sia immune dalla possibilità del contagio. Certo l’Ocf dovrebbe tutelare gli interessi della categoria; ma ciò non è sufficiente.

Ecco perché Futuro@Forense è favorevole ad una soluzione drastica e chiede l’intervento fattivo delle Autorità centrali.

E per questo motivo abbiamo inviato una pec ufficiale al Presidente del Consiglio.

La leggerà? Non la leggerà?

Il problema c’è e resta in tutta la sua pericolosità, visto che è stato veramente sottovalutato e solo da qualche giorno si sta cercando di porvi rimedio. L’astensione è un pannicello caldo; noi ci asterremo… ma chi di dovere (oggi più che mai) affronti il problema anche dal punto di vista della Giustizia.

Nicola Zanni

Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Bari e Presidente di Futuro@Forense

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