La notizia che il Primo Ministro inglese Boris Johnson, per combattere il Covid-19, ha invocato l’immunità di gregge – in parole povere la maggioranza della popolazione contrarrà il virus ma solo i più forti riusciranno a sconfiggerlo e sul campo numerose saranno le vittime – ci ha lasciati a dir poco basiti.
Tuttavia, senza molto clamore, anche in Italia si sta puntando sull’immunità di gregge nei confronti dei lavoratori autonomi e professionisti.
Tranquilli, il nostro sistema sanitario nazionale continuerà a curarci e il nostro Governo a prendere tutte le misure idonee per limitare il diffondersi del Covid-19.
Ciononostante, nulla viene fatto concretamente per prevenire la “morte” professionale di migliaia di lavoratori autonomi, tra cui gli avvocati.
E sì, siamo lasciati soli al nostro destino!
Dopo anni di studio, di gavetta, di sacrifici e di tanti sogni realizzati e da realizzare, non si comprende chi ha deciso che solo i più forti sopravviveranno.
Sicuramente la nostra situazione non rientra tra le priorità del Ministro della Giustizia e nostro collega, non è all’attenzione dell’Europa, non toglie il sonno ai membri del Parlamento italiano, e, per rimanere più vicini alla nostra categoria, non assilla i componenti di Cassa Forense.
Rinviare a settembre p.v. il pagamento della cassa di certo non ci aiuta a superare il problema. Probabilmente a settembre gran parte degli avvocati si troverà in una situazione lavorativa più drammatica di quella attuale.
Non per essere negativa e catastrofista, ma verosimilmente, quando questa emergenza finirà, gran parte della categoria avrà seri problemi. Avrà difficoltà ad ottenere il pagamento delle competenze da parte dei clienti, vedrà il contenzioso, soprattutto quello civile, subire un calo drastico in ragione della nuova crisi economica che già si paventa, e in tutto ciò rimarranno da sostenere le spese di gestione dello studio, i contributi obbligatori da versare, le imposte da pagare e chi più ne ha più ne metta.
Questo lo scenario che, se non si prenderanno seri provvedimenti a favore della categoria, si prospetta.
Migliaia di colleghi che si troveranno costretti a chiedere la cancellazione dall’albo e cambiare attività, molti studi legali saranno costretti a chiudere o ridurre drasticamente le spese pur di sopravvivere, rinunciando ai collaboratori.
Solo i più forti economicamente – e, consentitemi, ciò non è sempre garanzia di competenza e professionalità – continueranno a lavorare.
È terribile il pensiero di quanti colleghi potrebbero soccombere dinanzi all’immunità di gregge professionale se non si interviene con seri provvedimenti a favore della categoria.
Dal canto mio, auguro a tutti i professionisti e ai colleghi avvocati di superare questo difficile momento.
Voglio credere che anche per noi tutto andrà bene.
Avv. Anna Luppino