Sono arrivati i “600 euro”?

Sono arrivati i 600,00 euro?

Vi racconto una storia.

Un gruppo smisurato di avvocati il 1° aprile 2020 si è precipitano a compilare la domanda per ottenere il bonus di ultima istanza da € 600,00 attraverso la piattaforma elaborata da Cassa Forense mediante accesso alla propria posizione personale.

Ed è subito il caos, sito che non funziona, piattaforma che si blocca, avvocati in delirio e tutti che già gridano allo scandalo perché la madre – matrigna ancora una volta ci aveva presi in giro.

Dopo alcune ore tutto si sistema, il sito – che era stato letteralmente preso d’assalto – impara a parare i colpi e riceve istanze su istanze, elabora ricevute su ricevute e immagazzina dati su dati!

Il 9 aprile la doccia fredda: Cassa Forense chiede una integrazione alla domanda, ovvero l’essere iscritti in via esclusiva a Cassa Forense pena la inammissibilità della domanda originaria sul reddito di ultima istanza.

Ed è di nuovo il caos perché tutti quegli avvocati che avevano inviato l’istanza adesso si dovevaono precipitare a compilare anche l’integrazione e avranno pensato: “adesso il sito si bloccherà di nuovo”, ma soprattutto si è aperto un altro dibattito: “perché questa integrazione? Cercano un cavillo per non pagare, nessuno avrà nulla, si sono messi d’accordo per favorire alcuni e penalizzare altri”.

Ed invece il sito di Cassa Forense funziona benissimo, l’istanza è già bella e pronta e, con un semplice click, il gioco è fatto!

Arriva il 15 aprile 2020, data fatidica indicata per l’inizio dei pagamenti e dei tanto agognati 600,00 euro. Cassa Forense tuttavia manda ad alcuni ma non a tutti coloro che avevano fatto l’istanza una mail dicendo che il tanto agognato versamento è stato effettuato con valuta 16 aprile.

E scoppia l’ennesimo caos: c’è chi la mail non l’ha ricevuta e c’è chi invece la mail l’ha ricevuta ma che alle ore 08.30 del 16 aprile ancora non ha trovato la disponibilità della somma.

Chi non ha ricevuto la mail si pone la domanda: “perchè questa discriminazione”. “Come sempre siamo figli e figliastri di questa Madre Matrigna che è Cassa Forense”.

Ed invece Cassa Forense con un comunicato agli iscritti, da un lato sollecita coloro che ancora non hanno mandato l’integrazione a farlo entro il 30 aprile p.v., dall’altro chiarisce che “gli iscritti ai quali non è ancora giunta alcuna comunicazione né il bonifico della somma non devono considerarsi esclusi a priori in quanto la circostanza può dipendere, non solo da evenienze come quella appena sopra citata, ma anche da verifiche in corso sui redditi o da chiarimenti richiesti al Ministro”.

“E non finisce qui” diceva il buon Corrado nel famoso programma la Corrida dopo che si era esibito un concorrente perché è già scattato il toto BONUS 800,00 euro!

Stay tuned! Andrà tutto bene.

NOI CI SIAMO!

Eugenia Acquafredda

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