L’anniversario del nostro giornale. Così è se vi pare.

Auguri, Futuro@Forense.

Il nostro (inteso come della collettività Forense) giornale compie un anno e credo che si possa essere contenti di poter festeggiare il primo anniversario del nostro periodico.

Fino a questo momento, la battaglia (se di battaglia si può parlare) è stata vinta e gli oltre 105000 (leggasi centocinquemila), fino ad oggi, visitatori della pagina Futuro@Forense lo stanno a testimoniare.

In un periodo in cui falliscono giornali storici e si cerca di riprendere la propria vita, dopo un lungo periodo costellato da notizie nefaste e dal lockdown (entrambi conseguenze di un virus tanto inaspettato quanto letale, sotto ogni punto di vista), un gruppo di Avvocati ha dato ampia dimostrazione (se mai ce ne fosse bisogno) di come la voglia di discutere, di criticare, di proporre, di stuzzicare con intelligenza, ironia e spirito critico, possa e debba (sempre più) essere parte della nostra Professione.

Quando – il 23 Giugno dello scorso anno – abbiamo iniziato la nostra avventura, qualcuno ci dava per belli e morti da subito, profetizzando una fine (poco onorevole) di un progetto editoriale che, nelle intenzioni di chi lo aveva pensato, doveva andare al di là delle divisioni presenti nella Avvocatura, tentando una sintesi e cercando di avanzare proposte “concrete”.

I più pessimisti ci davano per spacciati entro Settembre; i più ottimisti parlavano della fine delle trasmissioni entro Natale 2019. Settembre 2019 è passato e Natale 2019 pure… e noi siamo ancora qua!

In questo anno, tra le tante critiche ascoltate, fa piacere ricordarne una in particolare, proveniente da chi presiede (male ed in maniera confusa) una istituzione. Secondo questa persona, noi siamo il giornale di Topolino dei bambini. A chi è fan storico di Topolino, questa affermazione appare come un bel complimento (ed in effetti, involontariamente per il presidente, lo è).

In un anno, qualcuno ha fatto risatine; qualcun altro, invece, larvatamente (e mai in maniera decisa) ha minacciato esposti e querele (per ciò è stato scritto e raccontato) nei confronti di chi scrive sul giornale, nei confronti dell’amico Direttore Responsabile Paolo Scagliarini e nei confronti della nostra Associazione (editrice del giornale), confermando l’assioma che è meglio tacere per non sembrare stupidi, piuttosto che aprire la bocca e togliere ogni dubbio (mutuando il grande Oscar Wilde).

E queste minacce sono la plastica dimostrazione del fatto che le critiche (certe critiche) fanno male, perché sono fondate.

Il Topolino dei bambini però è, in evidenza, letto e seguito, anche per il solo fatto di voler trovare spunti per sbeffeggiare Futuro@Forense (o, meglio, qualcuno di noi) o, magari, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, in evidenza finendo per dimostrare, al contrario, che di passi da gigante questo Gruppo ne ha fatti.

Il nostro periodico (cartaceo ed on line) è seguito e, ormai, costituisce un patrimonio che (a torto o a ragione, che piaccia o no) ben può considerarsi patrimonio della Avvocatura, per le proposte, per gli argomenti trattati e per gli spunti di riflessione che vengono offerti.

E le proposte formulate, gli spunti di riflessione offerti, le critiche potranno piacere o no (non sta a noi dirlo). Di certo, tra lo stare fermi e criticare (senza costrutto) e criticare avendo invece un progetto (magari non condivisibile), qualcuno preferisce la seconda ipotesi. E noi siamo con loro, senza se e senza ma!

Quali i propositi per il futuro?

La nostra linea editoriale continuerà quindi ad essere quella fino ad oggi tenuta: attenzione ai problemi della Avvocatura, riguardo ai fatti di casa nostra, toni seri, scherzosi, ironici, scanzonati (a seconda dell’autore dell’articolo e del suo umore che influisce parecchio sul pezzo… in fondo, non siamo giornalisti professionisti) e, soprattutto, tanta passione.

Festeggiamo un anno di giornale e ci ripromettiamo di continuare su questa strada.

Così è, se vi pare!

E se credete che un articolo, una frase, un titolo, sia rivolto a voi, non abbiatene a male; piuttosto, fatevi un esame di coscienza ché noi diciamo ciò che tanti pensano (e, da codardi, non dicono)!

NOI CI SIAMO!

            Nicola Zanni

            Presidente di Futuro@Forense e Direttore Editoriale di Futuro@Forense

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