Negli ultimi anni sempre più spesso attraverso i programmi televisivi si assiste ad una campagna di raccolta voti e fondi (per le più svariate iniziative) attraverso il meccanismo o del televoto o di numeri telefonici appositamente creati attraverso i quali – per un periodo di tempo – è possibile fare donazioni o mediante il cellulare o la rete fissa di casa.
Orbene, nulla da dire su tali iniziative anche se a me viene da ridere pensare di dover utilizzare il televoto per votare magari un soggetto (personaggio significherebbe dargli importanza) che non fa nulla per tutto il giorno (sta infatti in una grande casa con altri a bivaccare e, a causa della noia, litiga magari con qualcun altro della casa per ottenere dei voti) o un soggetto che va in TV per dimostrare di non sapere nulla (la pupa ed il secchione), ma di esempi ce ne sono molti altri (chi va magari in tv perché sa cantare o ballare). Ad ogni buon conto, il filo conduttore di questi programmi e del televoto è quello di raccogliere voti e cercare di sbarcare il lunario.
Per quanto riguarda invece il meccanismo della raccolta fondi attraverso numeri dedicati, anche in questo caso si ha la possibilità di chiamare un numero e fare la propria donazione dei più svariati importi.
Certamente in questi casi l’iniziativa ha un carattere “solidale” e ovviamente ed in linea di principio incontra il favore di molti – anche il mio – tuttavia anche in queste situazioni si dovrebbe valutare / scegliere a chi DONARE MAGARI ANCHE UN EURO poiché (nel gergo di noi avvocati) dovrebbe prendersi in considerazione quella che è “la giusta causa”.
E’ di questi ultimi giorni infatti l’idea (partita si dice non dai destinatari della raccolta fondi, ma spontaneamente da altri appartenenti alla stessa categoria) di donare almeno un euro o qualcosa in più in piena liberalità per fronteggiare un pagamento.
Immagino che in molti abbiano aderito (non necessariamente mi compiaccio del numero) tanto, si dice, “un euro non sono nulla per chi dona”, mentre per chi ha ricevuto, riceve e riceverà faranno la differenza anche su un piano fiscale, ma io non sono un commercialista e certamente parlo a vanvera!
Tuttavia, non vi preoccupate, anche se c’è un tempo massimo per fare la donazione (stop al televoto appunto e alle telefonate) c’è sempre un IBAN a cui poter fare riferimento anche dopo che si è detto il fatidico STOP ALLE DONAZIONI!
Noi ci siamo!
Eugenia Acquafredda