Sono passati due anni da quando abbiamo iniziato le pubblicazioni del nostro giornale. Una presenza assidua sul web, da due anni a questa parte, e che si è anche concretizzata con la pubblicazione periodica della edizione cartacea. Sono passati due anni da quando abbiamo scommesso, come Associazione, su una esperienza che avrebbe potuto avere dei risvolti negativi, in termini di immagine, per eventuale carenza di argomenti (in fondo, u’ frusce d’ scopa nov è destinato ad esaurirsi, dopo un primo momento di entusiasmo).
Neanche il periodo di pandemia (e, soprattutto, il periodo Marzo – Maggio 2020) ci ha fermati ed il numero di contatti lo dimostra: tantissimi, per un periodico che della specificità degli argomenti trattati e, talvolta, della leggerezza con cui questi argomenti vengono affrontati, ha fatto il proprio marchio di fabbrica.
Ci fa piacere il riscontro positivo dei lettori alcuni dei quali ci sollecitano (anche privatamente) a continuare nella nostra operazione editoriale.
Non saremo simpatici a tutti e di questo siamo consci e – se permettete – anche contenti: infatti, non saremmo umani se non stessimo sulla bocca dello stomaco ad almeno un migliaio di persone. E non saremmo umani se almeno un migliaio di persone non stesse sulla bocca del nostro stomaco. In fondo la politica è anche questo: confronto anche aspro, ma sempre senza personalizzare il confronto, facendolo trascendere in rissa personale. E questo tentativo di rissa personale è, ormai, all’ordine del giorno visto che se non la pensi come me, sei brutto, sporco e cattivo… e fa niente se io sono un somaro patentato e parlo senza ragionare su ciò che sto dicendo. L’importante è che io ti offenda, senza minimamente capire ciò che sto dicendo.
Un particolare ringraziamento va a quelli che leggono di nascosto le nostre perle di saggezza, anche se poi, in pubblico, denigrano il giornale, addirittura arrivando a definirlo il Topolino dei bambini. In fondo, se vogliamo proprio dirla tutta, il Topolino dei fumetti aveva un qualcosa di didascalico (e noi ci auguriamo sempre che i piccoli denigratori riescano ad imparare qualche cosa, leggendo, visto che stanno dando ampia dimostrazione di essere degli inetti, soprattutto a livello istituzionale). A loro va il nostro pensiero ed il nostro augurio di proseguire nella loro operazione di lettura e di contemporanea denigrazione: nel bene o nel male, l’importante è che ci leggano e continuino a criticarci. La speranza, la nostra speranza (che finalmente guardino al loro interno con maggiore senso critico) è l’ultima a morire.
Due anni sono volati e quello che doveva essere il miglior propalatore delle idee, delle iniziative, dei resoconti e degli argomenti (politici e non) della nostra Associazione, ha assolto (e sta assolvendo) alla grande al compito che a lui avevamo intimamente assegnato. Era, il progetto della nostra piccola iniziativa editoriale, una scommessa che aveva visto tutti i Soci di Futuro@Forense, concordi nell’intraprendere.
Oggi, a distanza di due anni, dall’inizio delle pubblicazioni, possiamo dire che quella scommessa (al netto di uscite di persone che credevano più nella propria importanza che nella importanza della crescita del Gruppo di cui facevano parte, crescita che avrebbe consentito anche a loro di uscire dal guscio) è risultata vincente. E di questo dobbiamo ringraziare tutti di Futuro@Forense e, soprattutto, dei lettori che trovano (in questo giornale) magari uno spunto di riflessione o anche un momento per criticarci.
Noi continuiamo per la nostra strada (che piaccia o no), certi che è la strada giusta.
Poi succeda quel che deve succedere. Tanto NOI CI SIAMO!
Nicola Zanni
Direttore Editoriale e Presidente di Futuro@Forense