Lo scorso 22 giugno, il COA ha licenziato il regolamento elettorale del Comitato Pari Opportunità.
L’Assise chiamata ad approvare la bozza di regolamento prodotta dal CPO ed approvata a maggioranza, nel dicembre 2019, si è vista costretta a rivedere profondamente l’impianto regolamentare, giungendo finanche ad integrare la proposta con l’inserimento del divieto del doppio mandato – norma sulla cui lettura ed interpretazione non vi sono più dubbi.
Tale doverosa integrazione, rispettosa di un principio di diritto pacificamente riconosciuto ed acquisito, impone una valutazione politica ad opera della nostra Associazione.
L’ostinata e perniciosa resistenza operata dalla maggioranza del CPO, nell’ignorare la “questione del doppio mandato” sollevata, promossa e sostenuta dalla Consigliera Avvocato Eugenia Acquafredda, restituisce un’immagine di una avvocatura indegna ed irrispettosa delle regole, dove nel maldestro tentativo di conquistare o mantenere un posto al sole, si ignorano le regole.
La maggioranza del CPO, fatta eccezione per la Consigliera Eugenia Acquafredda ed altre Consigliere (che hanno votato contro la suddetta bozza o si sono astenute), ha scientemente ed inutilmente esposto l’Avvocatura barese ad una inutile, vergognosa quanto patetica rappresentazione di una tragedia annunciata. La bozza del regolamento che possiamo oggi legittimamente e serenamente definire “pro domo sua” è stata all’unanimità censurata dal COA.
Quanto sopra impone una doverosa presa di posizione con la contestuale assunzione di responsabilità da parte dei Consiglieri CPO che ebbero a licenziare la bozza menzionata.
Per queste ragioni, si invita la Presidente del CPO di Bari a rassegnare le proprie dimissioni ed i Consiglieri sottoscrittori a fare altrettanto. I
Il rispetto delle regole dovrebbe costituire il cardine e la stella polare per coloro i quali rappresentano le Istituzioni e simili cadute non sono più tollerabili.
Il Consiglio Direttivo di Futuro@Forense