RispondiRispondi a tuttiInoltra
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In merito all’ultimo disegno di legge sulla violenza sulle donne, è opportuno fare chiarezza nel senso che esso rappresenta ancora e sempre un punto di partenza. È ancora troppo presto per parlare di traguardo raggiunto.
Voglio meglio riportare i passaggi previsti dallo stesso ddl, in primis e correttamente le ministre sono intervenute sulla prevenzione.
Un elemento sicuramente importante è quello adottato in materia di provvisionale, vuol dire intervenire con un aiuto economico immediatamente, quindi nella fase delle indagini. Estendendo a questa fattispecie quello che è già previsto in materia di estorsioni. Quindi le donne potranno avere un terzo dell’indennizzo totale. Sicuramente un primo passo avanti e quindi un grande aiuto alle donne che sono state oggetto di violenza e che tante volte non denunciano perché si trovano in una condizione economica difficile.
Così come un primo passo è l’estensione delle misure di prevenzione personali a chi è indiziato di violenza privata, anche nei casi in cui siano stati già ammoniti dal questore e si siano resi ancora una volta responsabili di comportamenti violenti o minacce gravi. Stessa cosa vale nell’ aver disposto alcuni strumenti come il braccialetto elettronico che potrà essere adottato dall’autorità giudiziaria.
Tra le novità una nuova ipotesi normativa di fermo “anche fuori dei casi di cui al comma 1 e di quelli di flagranza” in caso di “grave e imminente il pericolo che la persona indiziata commetta gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale” e nuove disposizioni “in materia di misure cautelari e braccialetto elettronico.
Ciò che nel 2021 ,ahimè, ancora non è riportato: è l’importante formazione e l’investimento in essa per tutti gli operatori investiti o correlati a questa delicata materia.
E’ necessario che tutti gli operatori che entrano in contatto con una donna vittima di violenza (sin anche le autorità) ricevano una formazione specifica riguardante la violenza di genere, durante il loro percorso di studi. Solo così saranno in grado di riconoscere i segni tipici della violenza e fornire l’aiuto adeguato.
È necessario creare una comunicazione comune sulla violenza di genere che permetta alle donne di riconoscerla più facilmente e di affidarsi ai professionisti adeguati. Un aiuto importante, inoltre, dev’essere fornito ai bambini e giovani che siano stati vittime o testimoni di questo tipo violenza. Parallelamente, è indispensabile intervenire in maniera strutturata e decisa verso le persone che si rendono colpevoli di violenza di genere.
Krizia Colaianni
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