“Citius, Altius, Fortius” (Pierre de Coubertin)
Che ce ne frega a noi di voi; che ce ne frega a noi se voi avete problemi di sopravvivenza, di lavoro, di salute. Che ce ne frega a noi se – fuori dalla nostra porta – il mondo va avanti con i suoi ritmi, i suoi se ed i suoi ma. A noi non ce ne frega nulla, lo volete capire?
A noi basta fare un sorriso con la testa inclinata, una moina, un ammiccamento alla telecamera, due parole di circostanza e, soprattutto, una firma su una carta che attesti ciò che siamo. E fa nulla che siamo facenti funzioni. L’importante è partecipare.
E voi idioti, popolame da due soldi, massa di derelitti, che ne volete capire? A noi basta che lo zucchero filato, il whisky ed i sigari siano tutti per noi. Ma anche la (effimera) popolarità deve essere tutta per noi.
Come dite? Ci ridono dietro in tutta Italia? E che sarà mai, povere stelle. L’importante è partecipare.
Precisiamo: l’importante è che noi partecipiamo. Voi dovete solo assistere e battere le mani.
Fa niente che noi siamo pupazzi, manovrati da (non molto abili) pupari.
Lucignolo
