Un uomo ed il suo figliolo dovevano raggiungere una città lontana per vendere la propria merce.
Avendo, come unico mezzo di locomozione, un mulo, caricarono il mulo con la propria mercanzia, e, salito il padre sul dorso dell’animale, iniziarono il viaggio con il figlio che camminava a piedi e teneva il mulo, con una corda.
Dopo qualche chilometro, imbattutisi in un gruppetto di persone che stazionavano vicino alla strada, padre e figlio sentirono qualcuno del gruppo affermare: “guarda che egoista, il vecchio. Si approfitta della sua età, per viaggiare tranquillo, mentre fa faticare il figlio più giovane”.
A questo punto, il padre – evidentemente scosso dalla affermazione – scese dal mulo e, fattovi salire il figlio, continuò il cammino a piedi.
Dopo qualche chilometro ancora, j viaggianti si imbatterono in un altro gruppetto di persone, una delle quali – rivolgendosi agli altri, con tono indignato – disse: “ma che vergogna! Il giovane si riposa sul mulo, mentre il vecchio soffre per strada”.
A questa affermazione, il padre salì sul dorso del mulo insieme al figlio, continuando il proprio cammino. Percorsi altri chilometri, si imbatterono in un terzo gruppo di persone, una delle quali, ad alta voce, disse:”ma non vi vergognate? Mentre voi due vi riposate durante il tragitto, il mulo soffre tanto per il peso che trascina”.
A questo punto, il padre ed il figlio decisero di scendere dalla groppa dell’animale e continuarono il tragitto a piedi.
Dopo un po’ di tempo, si imbatterono in un altro gruppo di persone una delle quali disse: “ma quanto siete stolti! Avete un animale da soma che potete caricare e voi camminate a piedi”.
Come la fai, la sbagli, dice il saggio. Di fatto chi parla, il più delle volte, lo fa per il gusto di buttare fiato nell’aria e di dire la propria.
Peccato, però, che ognuno sa i fatti propri e chi parla, invece, esprime un proprio punto di vista. Il più delle volte a … casaccio.
Nicola Zanni