Aiuti al Maltrattante

Il 19 ottobre 2022 si è svolto presso la Biblioteca del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari il secondo incontro del ciclo formativo organizzato dalla Associazione “La Forza delle Donne” e dalla Associazione “Futuro@Forense” con il Patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari e del Comitato per le Pari Opportunità del Foro di Bari dal titolo “Aiuti al Maltrattante”.

L’incontro è stato moderato dalla sottoscritta e, dopo i saluti di rito del Presidente della Associazione Futuro@Forense avv. Nicola Zanni, si è dato spazio per i saluti della Associazione “La Forza delle Donne” ad una giovane donna, la sig.ra Simona Ranieri (“socia risorsa” della Associazione medesima), la quale ha portato la propria esperienza all’interno di questa realtà associativa in quanto vittima di violenza.

L’incontri, dunque, è entrato subito nel vivo dei lavori, ponendo l’attenzione su un tema – quello degli aiuti al maltrattante – che, certamente, si potrebbe definire un po’ contro corrente, dato che quando si parla di “violenza in genere” si tende ad analizzare con particolare attenzione il punto di vista della vittima – maltrattata appunto – e non piuttosto il punto di vista del maltrattante e del sistema di “aiuti” che – almeno formalmente – la legge ha pensato di mettere in campo in questi casi.

Un punto di partenza è stato certamente constatare (ancora una volta e sempre che ce ne fosse bisogno) che i comportamenti violenti molto spesso si manifestano già in giovane età tra gli adolescenti, i quali – magari per difendere la propria fidanzatina – usano la violenza (intesa come lotta con il rivale) per risolvere i conflitti e, dunque, si conferma l’importanza e la necessità di fare prevenzione all’interno delle scuole sin dall’adolescenza.

Ed invero, il primo intervento è stato svolto dalla dott.ssa Patrizia Del Giudice, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia, la quale si è soffermata sugli interventi legislativi posti in essere dalla Regione Puglia in tema di lotta alla violenza di genere (si veda la Legge Regionale n. 29/2014 e, ancora prima, la Legge Regionale n. 7/2007), nonché sul grande lavoro che si sta cercando di fare ogni giorno nelle scuole per “educare” ad una cultura della non violenza.

La dott.ssa Del Giudice, peraltro, in quanto donna, imprenditrice, moglie e madre, incarna il prototipo della donna moderna, ovvero di colei che è riuscita ad “imporsi” professionalmente in un contesto lavorativo (come quello finanziario) ad esclusivo appannaggio degli uomini almeno fino alla fine degli anni 90.

Purtroppo la dott.ssa Daniela Di Camillo – Presidente della Associazione Laboratorio del Possibile Tivoli (RM) – non è potuta più intervenire per sopravvenuti impedimenti lavorativi, la quale tuttavia non ha voluto far mancare la propria presenza, inviando un breve video in cui ha fatto il punto della situazione – anche a livello statistico – sulle attività svolte dalle numerose associazioni presenti sul territorio laziale sul tema degli aiuti al maltrattante e alle possibilità di recupero dello stesso, dato che – è opinione della medesima – sarebbe più proficuo cercare di curare la causa da cui rinvengono i comportamenti violenti, piuttosto che le conseguenze di tali comportamenti poiché, in alcuni casi, le conseguenze sono le più tragiche.

L’incontro è poi proseguito con il dialogo tra la Presidente della Associazione “La Forza delle Donne” avv. Krizia Colaianni ed il dott. Pietro Battipede prima (Vice Questore aggiunto di Bari e Docente di Diritto Processuale Penale) ed il collega ed amico avv. Fabio Campese poi.

I relatori, infatti, stimolati dalle domande poste dalla collega Colaianni, si sono soffermati sulle misure di prevenzione (forse unico modo per cercare di arginare realmente un fenomeno che, in alcuni casi, sfocia nei “femminicidi”) alcune di pertinenza esclusiva del Questore ed altre, invece, messe in campo a seguito della introduzione della normativa nota come “Codice Rosso”.

Per il dott. Battipede, il sistema così come è stato pensato e realizzato, non è riuscito a dare una risposta pronta e soprattutto efficace e concreta al fenomeno della violenza agita nei confronti delle donne, portando come esempio quello di concedere in alcuni casi gli arresti domiciliari al maltrattante (il quale continuerà a vivere sotto lo stesso tetto con la vittima), ovvero l’aver inasprito le pene che, di fatto, non hanno arginato il fenomeno o, ancora, l’aver previsto l’ammonimento da parte del Questore che, di fatto, molto spesso viene emesso solo a seguito di reiterazione del reato o a seguito di consumazione del reato, quando invece dovrebbe essere previsto sin da subito a seguito di mera denuncia / querela e non solo dopo “la verifica dei fatti” tanto che si considera l’ammonimento una misura ridotta perché collegata ad un fenomeno ritenuto di “basso profilo”.

L’avv. Fabio Campese, invece, si è soffermato sulle misure di prevenzione applicate dalla autorità giudiziaria a seguito della introduzione del Codice Rosso, misure di prevenzione, dunque, a carattere speciale che si aggiungono a quelle ordinarie, perché specifiche per questa tipologia di fattispecie di reato vedi lo stalking e la violenza domestica.

Certamente come tutte le misure cautelari che si rispettino, esse devono essere irrogate a seguito della presenza di gravi indizi di colpevolezza e per evitare la reiterazione del reato, ma, certamente, quello che conta di più in questa fase, è verificare oltre che attribuire una certa attendibilità al soggetto denunciante.

A prescindere dalle misure adottate, tuttavia, il Codice Rosso ha previsto anche specifici percorsi di recupero (dietro sconti di pena) che, in certi casi, si sono rivelati una fictio iuris, dato che il soggetto maltrattante, pur di ottenere una riduzione della pena, in certi casi, si sottopone a tali “percorsi”, senza aver sviluppato una vera e propria coscienza e pentimento per gli atti compiuti.

Successivamente la collega ed amica avv. Tiziana Cucci (socia dell’area legale della Associazione “La Forza delle Donne”) ha illustrato il protocollo Zeus nel patto per non lasciare sole le donne e la dott.ssa Elisabetta Forte (socia invece dell’area psicologica della medesima associazione) ha illustrato i profili psicologici del soggetto maltrattante.

Il prossimo incontro – il terzo di questo ciclo formativo – si svolgerà il 07/11/2022 sempre dalle ore 15.00 presso la Biblioteca del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari e avrà come titolo “Violenza Psicologica sul Web – Aspetti Pratici”.

Vi aspettiamo.

Noi ci siamo!

Eugenia Acquafredda

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