Nel salutare l’anno 2022 e passando all’esame della legge di bilancio 2023 saltano agli occhi alcuni punti interessanti ed altri opachi e molto oscuri. Ne va del futuro del ns Paese, ormai alla deriva ed in default economico.
Buone notizie circa la proroga al 31 dicembre 2023 del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali (Zes) e il credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo per il Sud.
Ottima la proroga dei termini per la stabilizzazione del personale sanitario assunto durante l’emergenza della pandemia e quello che introduce il “reddito alimentare” da destinare a chi si trova in condizioni di povertà assoluta.
Perplessità e rilievi emergono in merito agli obiettivi del PNRR riguardanti la lotta all’evasione fiscale, è quello della norma “anti Pos” che aboliva le sanzioni per chi avesse rifiutato di accettare pagamenti elettronici sotto i 60 euro.
Altri dubbi, rispetto a quanto promesso più volte in precedenza, è stata fatta sulle pensioni minime, alzate di pochissimo, ovvero a 600 euro, solo per chi ha più di 75 anni e solo per il 2023… poi chissà.
Per affrontare il caro energia e sostenere famiglie e imprese, il Governo in pratica non fa nulla di più che proseguire lungo il solco tracciato già dal Governo Draghi. I 21 miliardi stanziati su questo fronte, quasi due terzi dell’intera Manovra, servono a prorogare una serie di interventi già previsti.
Buona è la riduzione al 5 per cento dell’Iva sul teleriscaldamento. Positivo anche il fatto che l’Iva sui pellet scenderà dal 22 al 10 per cento per tutto il 2023. Viene infatti tagliato in modo indiscriminato, quando andrebbe corretto e migliorato sul piano delle politiche attive, ovvero il Reddito di cittadinanza (articolo 59): si stabilisce che nel corso del 2023 sia riconosciuto per un massimo di sette mensilità.
Dal punto di vista delle politiche sociali, tra le poche cose positive c’è l’intervento sull’Assegno unico familiare: per iniziativa di tutti i gruppi parlamentari si è stabilito che a decorrere dal 1° gennaio 2023 la maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo e già riconosciuta per il 2022, sia incrementata del 50 per cento (ex articolo 65 legge di bilancio 2023).
Ottimo l’incremento di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni per il 2024 per le risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, da destinare, nell’ambito del contrasto della violenza di genere, alle azioni per i centri antiviolenza e le case rifugio, tenendo in particolare conto della necessità di riequilibrarne la presenza in ogni regione (ex articolo 63, co. 2-bis e 2-ter legge bilancio 2023).
Discorso diverso a favore del contribuente e “pace fiscale” attraverso una definizione agevolata delle cartelle esattoriali, stralci, rottamazioni e misure come l’annullamento automatico dei debiti tributari fino a mille euro, configurano in realtà un vero e proprio “condono”, con norme che costeranno oltre 1,1 miliardi di minori entrate nel 2023 e che di fatto premiano chi non paga, creando un’asimmetria tra contribuente “fedele” e chi, per qualsiasi ragione, omette i pagamenti (e. articoli 38-48 legge bilancio 2023).
Altro condono “mascherato” introdotto in sede referente è quello riguardante la riapertura dei termini di versamento delle ritenute sospese in favore di enti operanti nel settore dello sport (articolo 38, co. 7-bis, 7-ter e da 7-quinquies a 7-septies). Dietro il titolo di questa misura si nasconde in realtà più di una una norma “salva calcio”: è quello che è stato definito “lodo Lotito”.
Viene ridimensionato il Superbonus 110 per cento… senza nemmeno sbloccare i crediti fiscali incagliati e senza una strategia alternativa per l’edilizia sostenibile.
Buono l’incremento di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2024 del Fondo finalizzato a corrispondere un contributo per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti fuori sede di università statali (articolo 101, co. 3-bis).
Importante il “bonus psicologo”, nato con il decreto Milleproroghe dello scorso anno, diventa ora permanente salendo da 600 a 1.500 euro (confermato il tetto Isee a 50 mila euro per riceverne il contributo).
È stato approvato l’incremento di 500 mila euro per il 2023 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 del Fondo per l’incentivazione e il sostegno della gioventù, istituito dalla Legge di Bilancio 2019 (articolo 57-bis).
Si istituisce, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, un “Fondo per il sostegno alle imprese agricole colpite da flavescenza dorata della vite”, con lo scopo di sostituire le piante di vite estirpate nei vigneti colpiti da questa malattia endemica nota come flavescenza dorata (articolo 78-bis).
Si autorizza la spesa di 1 milione di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 in relazione agli eventi calamitosi.
Questo è ciò che emerso senza particolari riferimenti a riforme di giustizia, scuola e sanità.
Le classi lavoratrici, studenti e pensionati chiedono più attenzione, con particolare riferimento agli incentivi per l’adeguamento sociale e una migliore redistribuzione dei redditi.
Dove le iniziative per il miglioramento sociale e sviluppo economico del ns Paese ?
Felice Falagario
Visite
- 1.271.591