Quando si parla di lobby, ci si vuole riferire ad un gruppo che, tutelando (o, meglio, portando avanti) le idee propugnate dalla propria categoria professionale, cerca di sollecitare – in maniera lecita, ovviamente – chi si occupa della res publica a porre in essere quelle iniziative necessarie perché quelle idee diventino realtà. E – volenti o nolenti – questo è lo spirito che dovrebbe animare tutte le lobbies.
Quando però si parla di Avvocatura, come per incanto, la positività intrinseca al termine lobby, acquisisce una accezione negativa, come se la Avvocatura fosse la longa manus del diavolo. Secondo un detto popolare “i becchini spogliano i morti, gli avvocati spogliano i vivi”, a testimonianza del fatto che la nostra Professione, lungi dall’essere riconosciuta come costituzionalmente rilevante (al punto da aver meritato battaglie – inutili? – per l’inserimento in Costituzione dell’Avvocato), viene vista, nell’immaginario collettivo, come vera e propria attività predatoria dei cittadini.
Essendo, la Avvocatura, la Professione liberale per eccellenza, sulle sue spalle grava un onere che, forse, nessuna altra Professione ha: la tutela dei cittadini contro i soprusi (siano questi di natura civilistica, che di natura penalistica, che di altra natura possibile). E proprio per questo, la Avvocatura deve riscoprire quelle che sono le sue funzioni: tutela del cittadino, colloqui con la Politica e per la Politica (non bisogna trascurare il ruolo svolto dalla Avvocatura dopo la caduta del Fascismo, nel ’43, nella transizione allo Stato Repubblicano), pungolo della Politica, cercando di evitare inutili appiattimenti su posizioni partitiche le quali fanno dimenticare la appartenenza alla nostra categoria Professionale, ecc.
L’evento del 20 Ottobre 2023 – dal titolo “Giornata della Avvocatura: La Avvocatura incontra la Politica ed i Cittadine – mira proprio ad attivare questo dialogo con la Politica (che spesso si dimentica di avere, tra le proprie fila, degli Avvocati, ed altrettanto spesso dimentica i problemi della Avvocatura e dei Cittadini) ed i Cittadini stessi (che spesso vedono negli Avvocati un nemico e non un loro alleato). Ed è proprio partendo da questo presupposto che la nostra Associazione si è fatta promotrice di una giornata interamente dedicata ad incontri trilaterali con protagonisti Avvocatura, Politica e Cittadini.
I quattro incontri che si terranno il 20 Ottobre (due al mattino e due al pomeriggio) tratteranno proprio di problemi che, perché siano risolti, devono essere affrontati con i c. d. addetti ai lavori. Sarà tempo perso? Sarà fiato sprecato? Non servirà a nulla? Noi non lo sappiamo; ma, di certo, crediamo che da qualche parte si debba iniziare, fungendo da pungolo della Politica e dei Cittadini, esattamente nel solco dello spirito della nostra Associazione.
Infatti l’art. 3 del nostro Statuto recita “l’Associazione, apolitica e senza finalità di lucro, ha per oggetto la progettazione ed il coordinamento di iniziative volte a favorire la realizzazione di un programma di riforma del sistema giudiziario con l’integrale recupero del contraddittorio sulle scelte politiche e sulla tutela dei diritti della persona, dell’attività forense sotto ogni aspetto deontologico e professionale, per contribuire alla formazione di un sistema giudiziario efficiente e rispettoso dei diritti dei cittadini”, a testimonianza della volontà di spronare al dialogo con Politica e Cittadini.
Sicuramente noi resteremo sempre sul pezzo perché
NOI CI SIAMO!
Nicola Zanni*
*Presidente di Futuro@Forense