Per fortuna si sta avviando verso la sua conclusione, la sessione ulteriore del 35° Congresso nazionale della Avvocatura. Nelle intenzioni degli organizzatori, a Lecce, in questa sessione ulteriore si sarebbe dovuto decidere sulle mozioni presentate e non discusse a Lecce, ad Ottobre ’22. Di fatto di queste mozioni non v’è traccia e la attenzione si sposta su altre mozioni, alcune delle quali solleticano gli animi di alcuni.
Ci si riferisce in particolare alle mozioni che cercano di prolungare di un anno la cadrega dei vertici OCF, visto che si vuole equiparare OCF al CNF, quanto meno sotto il profilo della durata dello status di delegato congressuale (4 anni).
Se tutto l’ambaradan è stato concepito per discutere di un problema che non riguarda tutta la Avvocatura, sia consentito di dire che questa sessione ulteriore è stata una grande perdita di tempo, con notevole dispendio di energie economiche (che, per inciso, ricadono sugli iscritti).
E in un momento di profonda crisi della Avvocatura, si poteva e doveva evitare.
Nicola Zanni*
*Delegato al 35° Congresso nazionale della Avvocatura