Da quasi 30 mesi, abbiamo un Ministro della Giustizia la cui funzione è evidentemente quella di stupirci. In negativo, certo (ma ci stupisce sempre) al punto che Angelino Alfano ed Andrea Orlando (quello del giudizio civile che si chiude in un anno), al confronto, sono dei giganti in una terra di lillipuziani.
Ci ha stupito quando ha aperto bocca, Alfredino: si va dai decreti ingiuntivi su sentenze ai reati che scadono, passando dal reato che, se non è doloso, diventa colposo.
Il buon Rocco, il nostro Calamandrei, insieme a tutti gli insigni Giuristi che l’Italia ha avuto l’onore di vedere, tutti insieme si stanno rivoltando nei sepolcri… io credo che si stiano sganasciando dalle risate, volendolo avere tra le mani per capacitarsi di persona di quanto l’Università non abbia fatto il suo dovere!
Ma anche quando tace, il nostro Alfredino diventa imbarazzante perché il suo silenzio suscita tanti interrogativi, il primo dei quali è “perché?”.
Ha taciuto durante lo scandalo dell’ANM; perché ha taciuto?
Ha taciuto dal 10 al 17 novembre 2020, durante il “lockdown telematico”: in pratica, un intero sistema telematico nazionale è andato in tilt, lasciando con il fondoschiena per terra (contemporaneamente) Magistrati, personale di Cancelleria ed Avvocati, senza che sia stata fornita la benché minima spiegazione avente un briciolo di logica. Anche in questo caso la domanda è “perché?”.
Ogni volta che il nostro deejay fa qualcosa, combina guai: Alfredino Giamburrasca, appunto.
Ma anche quando tace (forse lo fa per evitare guai peggiori; ma io sono cattivo!), non è che sia da meno… e continua a combinare guai.
La voce che gira, circa il “silenzio telematico” scorso, è che si stesse procedendo ad una manutenzione epocale dei servizi telematici… qualcun altro (io) pensa che sia stato posto in essere un attacco hacker con tutti i crismi, attacco che ha mostrato la fallacia ed i buchi di un sistema che avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi della Giustizia italiana. Ma, si sa, la gente è cattiva ed è sempre in malafede.
Ed il nostro Alfredino che fa? Sparisce, si barrica in Via Arenula, come nel migliore dei lockdown, e di lui si perdono le tracce…
Alfredino, Alfredino, dammi ascolto: torna a casa ché quel posto non è per te.
Torna a fare i decreti ingiuntivi su sentenze; al limite, torna in discoteca (quando riapriranno). Ma per piacere, dacci una spiegazione (anche la più banale) di ciò che è accaduto e poi va’ via.
Talvolta le dimissioni sono onorevoli (e noi non sentiremo la tua mancanza).
Un avvocato di provincia