Fatti e misfatti accaduti negli scorsi giorni, forse anche complice il cambio di terapia, mi è tornato alla mente un romanzo per ragazzi scritto da Robert Louis Stevenson “L’isola del tesoro” (1883).
In verità, il ricordo è andato al canto piratesco intonato come sigla di apertura dell’omonimo e di antica memoria sceneggiato Rai (ma sempre disponibile nell’infinita cineteca Rai)
«Fifteen men on the dead man’s chest—
Yo-ho-ho, and a bottle of rum!
Drink and the devil had done for the rest—
Yo-ho-ho, and a bottle of rum!»
Memorie di fanciullezza passata se non fosse che il simpatico ritornello si è impossessato della mia già ottenebrata mente durante la lettura di un improbabile atto giudiziario scritto a trenta mani (molti piedi e poche teste, ma questa è altra storia).
‘A capa è ‘na sfoglia ‘e cipolla dicevano gli anziani, ma anche questa è altra storia!
La situazione si è complicata nella lettura del provvedimento con il quale il Collegio ha rigettato (con articolata e puntuale ricostruzione in diritto) il reclamo avverso il rigetto del cautelare.
Insomma, complice il rum, un sorso ed un rigetto, un rigetto ed un sorso, il ritornello suonava sempre più forte.
Forse sono caduto dal letto, forse un insolito ed inaspettato scampolo di lucidità, ho iniziato ad approfondire l’improbabile e confusa iniziativa posta in essere dai novelli pirati (anche loro in numero di quindici al pari di quelli romanzati da Stevenson).
Qui il dilemma si fa interessante e per certi aspetti complesso.
Siamo di fronte ai quindici pirati al soldo del comandante Long John Silver o ai quindici superstiti del grande Barbanera?
La differenza è sostanziale, ma la storia è inclemente.
Il comandante Long John Silver è un personaggio esistito solo nella fantasia e nella penna dello scrittore, mentre Barbanera (Edward Teach Bristol, 1680 – Ocracoke, 1718) è stato un pirata inglese che ebbe il controllo del Mar dei Caraibi fra il 1716 e il 1718.
Nota la mia propensione alla inumanità e perfidia sarei portato a ritenere i quindici come gli ultimi rimasti tra gli ammutinati al grande Barbanera.
Ad ogni modo, affinché nessuno abbia a dolersene, quella che vi ho raccontato è la storia di quindici uomini sulla cassa del morto.
Fidatevi,
Io sono il Grillo