Molti anni fa mi venne raccontato un simpatico aneddoto che oggi vi voglio narrare.
Sul finire degli anni ’40 era d’uso nelle famiglie benestanti mandare i propri figli in collegio a studiare. Un giorno qualsiasi, di un mese qualunque, gli studenti erano tutti seduti, ognuno al proprio banco. Il “padre controllore” – che passeggiava tra i banchi – esigeva che i giovani studenti ripetessero la lezione parlando a bassissima voce in modo da poterne leggerne il labiale.
Il giovane e svogliato studente, forte di una immaturità tipica dell’età e forse anche dell’incapacità di comprendere il sacrificio compiuto dalla sua famiglia di origine (ma questa è altra storia) ripeteva in maniera ossessiva la frase “Tu pensi che sto studiando? Ma io non studio”.
Il patetico teatrino si protrasse per molte ore sino a quando il padre superiore si avvicinò al giovane e dopo averlo pesantemente colpito sulla testa con la riga di legno – così come d’uso – ad alta voce dopo aver richiamato l’attenzione degli altri studenti pronunciò la seguente frase “Tu pensi che a me interessi? A me non interessa. Tu pensi che a me interessi, a me non interessa”.
Questo che vi ho appena raccontato è un episodio realmente accaduto in un prestigioso e costoso collegio dei Salesiani e mi è stato testimoniato personalmente dal “felice idiota” ed Io oggi vi restituisco nella sua interezza affinché ognuno di Voi possa trarre le conclusioni che riterrà più corrette.
Detto ciò, dall’alto della mia immodestia, dell’arroganza e tracotanza che ha contraddistinto tutti i miei interventi, oggi mi sento proprio come quel Padre Salesiano.
Sappiate bene, il dito che puntate al mio indirizzo, le critiche nascoste, mi lasciano indifferente.
Voi, piccoli ed insignificanti insetti, intrisi in una patetica quanto ridicola vanagloria sino a quando resterete disinteressati ed apatici, assumendo un atteggiamento parassitario, sarete sempre come quel “felice idiota”
Per quanto mi riguarda, quando ne avrò voglia, continuerò ad offrire degli spunti di riflessione, perché io sono il Grillo e vendo solo dubbi.
A proposito, se proprio ho urtato la Vostra sensibilità, potrete sempre rispondermi con un pensiero di François de La Rochefoucauld “Noi siamo soliti considerare come buoni ascoltatori solo quelli che condividono le nostre opinioni”
Fidatevi,
Io sono il Grillo