“S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempesterei;
s’i fosse acqua, lo annegherei;
s’i’ fossi Dio, manderei l’en profondo” (Cecco Angiolieri)
Se fossi tutto ciò che ha indicato Angiolieri, oggi non sarei qui; sarei invece alla ricerca del mondo perfetto, del mondo in cui i somari come me e Pinocchio guidano le anime.
Sogno un mondo in cui i somari come me e Pinocchio non devono fare nulla; devono solo aspirare a zucchero filato e balocchi, tanti balocchi (e gli altri devono lavorare per noi).
In un mondo così, io e Pinocchio saremmo – ed a ragione! – le guide supreme, visto che il resto delle persone (o dei somari, fate voi) ama non lavorare e, dopo tanti sforzi, deve riposare, magari trovandosi seduti ad un bel desco imbandito come Dio comanda, pronto a mangiare dopo
che gli altri hanno preparato il pranzo.
“L’uomo due volte non lesina sforzi: quando deve mangiare a spese degli altri e quando deve pagare lui solo a se stesso”.
Potere ai somari che, pur non volendo fare nulla, hanno capito tutto.
Ma ora basta: io e Pinocchio stiamo andando nella terra dei balocchi dove, tra zucchero filato, frizzi, lazzi e pranzi con i fiocchi (preparati dagli altri), ci faremo servire e riverire. Quello è il mondo perfetto.
Ovviamente e rigorosamente lo faremo a cura e a spese degli altri, perché noi – e lo avete capito – non sappiamo fare nulla (ma pretendiamo di farlo, perché siamo le guide supreme della onicocrazia).
Lucignolo
