Il Grillo parlante e Lucignolo, dieci domande per capirci qualcosa

IL GRILLO PARLANTE E LUCIGNOLO:
DIECI DOMANDE PER CAPIRCI QUALCOSA

1) Chi sei?
– GP: sono un quisque de populo, anzi un pinco pallino qualunque
– L: sono un somaro che vuole rimanere tale, perché forse gli fa comodo
2) Cosa vuoi?
– GP: Tante cose. “Voglio l'erba voglio, voglio avere un quadrifoglio da trovare sul mio prato di
moquette. Voglio trascinare Ornella Muti sotto un plaid. Voglio entrare al primo posto in Hit
Parade”
– L: voglio zucchero filato, giostre su cui divertirmi; voglio vacanze dal 1 Gennaio al 31 Dicembre,
voglio una vita di dolce far nulla incassando milioni di denari; sigari, alcol a fiumi, ostriche,
champagne e pure una macchina da sogno (il mio sogno); voglio lamentarmi e, soprattutto, non
voglio responsabilità
3) Perché usi certi toni?
– GP: Non ne conosco altri. Ho studiato dai preti e frequento le monache.
– L: Che toni uso, scusa? Io so solo aspettando il carro che porterà me e Pinocchio nel paese della
cuccagna, dove ci divertiremo un mondo, senza fare nulla
4) Cosa ti proponi di fare?
– GP: Bella domanda. Non credo di avere dei propositi; in realtà le mie giaculatorie sono pensieri
costretti in parole.
– L: Onestamente ho un solo progetto: continuare a non fare nulla, magari spingendo altri a fare
qualcosa di diverso da quello che faccio io. In fondo, io poi faccio una brutta fine, nel racconto di
Collodi
5) Quale aspetto dell’altro personaggio ti piace?
– GP: La capacità di uscire ed entrare nella pelle dell’asino con disinvoltura. Lo fa con una
leggerezza imbarazzante
– L: Quella di esprimere parole e concetti usando metafore ed aforismi alti. Si vede che ha fatto le
scuole fattizie
6) Quale aspetto dell’altro personaggio non ti piace?
– GP: La sua pedanteria
– L: Il fatto che utilizzi la bacchetta per moralizzare i lettori sperando che tutti lo seguano. Ma non
tutti hanno la voglia di seguirlo (e mi vedono più vicino a loro, forse)
7) Quali aspettative riponi nei tuoi lettori?
– GP: Perché ho dei lettori?
– L: Spero che si vadano a leggere Pinocchio di Collodi quanto meno nella versione animata.
Scoprirebbero un mondo che esiste realmente. E forse scoprirebbero che tutti siamo qualche
personaggio collodiano
8) Credi che chi ti legge, abbia ben chiaro il tuo messaggio?
– GP: Mi auguro di no. Sono portatore di messaggi più indigesti dei peperoni
– L: Il mio messaggio è chiaro: fate come me e vi troverete … mettete voi il resto
9) Ritieni che le tue considerazioni possano essere ritenute degne di attenzione?

– GP: Ritengo di no. Ho visto gente affezionarsi ai propri errori. Abbiamo perso la capacità di
ascolto ed il senso critico è sempre rivolto verso l’esterno.
– L: Le mie considerazioni sono frutto delle esperienze che ho fatto e delle mie aspettative. Il mio
motto è però: fate ciò che dico, non fate ciò che faccio. Tanto poi si fa sempre di testa propria e si
sbaglia
10) Pensi che qualcuno abbia mai prestato attenzione ai tuoi messaggi?
– GP: Assolutamente si
– L: Se hanno prestato attenzione, lo hanno fatto per criticarmi. Evidentemente si sono visti allo
specchio. Ma lo specchio riflette ciò che gli si para davanti
Rivolgiti all’altro personaggio e consigliali qualcosa.
– GP: Caro Lucignolo sono un Tuo appassionato lettore, ti seguo sin dal tuo esordio e non sempre
ho condiviso i Tuoi pensieri. Sei un contraddittore leale e sincero. Non ho particolari consigli se non
quello di imparare a dimenticare.
– L: Caro Grillo, Ti leggo con piacere e riesco addirittura a seguirti (forse perché mi appassiono ai
discorsi alti). Trovo che i messaggi che intendi lanciare, siano per la maggior parte condivisibili.
Vorrei però che fossi meno forbito e criptico: in fondo, l’indolenza e la pigrizia la fanno da padroni,
in questo mondo, ed è più semplice girare la pagina e continuare nei propri errori
Salutalo
GP: A te e tutta la razza Tua
“Ma per fortuna mi son sognato addosso E i miei sogni chi me li asciugherà?”
L: Quella è la strada; camin e vattin

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