Ebbene sì, il bullismo non è solo un fenomeno che riguarda i giovani, ma può verificarsi ad ogni età. Il bullismo adolescenziale giovanile è gravissimo e va assolutamente trattato nella maniera adeguata, in data 14.05.2021 con l’associazione laforzadelledonne ci siamo soffermati ad analizzare il bullismo femminile adulto.
Bulli adulti, più cattivi e consapevoli delle conseguenze che il proprio comportamento può avere sugli altri e per questo più pericolosi dei “colleghi” ragazzini.
Chi sono e dove si trovano?
S’insidiano nel tessuto sociale e si possono trovare ovunque: in ufficio, all’università, nel giardinetto dove si portano a giocare i propri figli.
Il più delle volte, spiegano gli psicologi, si tratta di adulti che già da piccoli erano inclini a quella violenza fisica e verbale, a quell’istinto alla prevaricazione che è un tratto distintivo del bullismo ad ogni età
Gli effetti di tale fenomeno sono stati studiati sulle vittime e sui bulli. Rispetto a quest’ultimi si osserva una stretta relazione tra l’esserlo in giovane età e il commettere atti delinquenziali da adulti. Gli studi affermano che sono proprio le vittime a subire gli effetti peggiori sia nel breve che nel lungo periodo.
Perché è un fenomeno più facilmente identificabile nel mondo femminile?
Le bambine prima e le ragazze, donne dopo che vengono prese di mira, etichettate, che diventano oggetto di maldicenze e scherni, sperimentano sentimenti di solitudine. Frequentemente sentono di non poter contare su qualche altra figura di riferimento per far fronte alla situazione in cui si trovano.
Molto presto le vittime si trovano all’interno di un circolo vizioso in cui, pensando di non poter contare sull’aiuto di qualcuno, finiscono per non cercarlo e si ritirano nel ruolo di emarginazione, già predisposto per loro dalla bulla e dal resto del gruppo che non fa nulla per contrastarlo.
Le vittime sono inconsapevoli di trovarsi all’interno di un circolo vizioso che li porta a mettere in atto comportamenti di autoesclusione, i sentimenti di solitudine e la condizione reale di esclusione dal gruppo, tendono così ad aumentare. Teli emozioni procurano un forte stress all’interno delle relazioni sociali ed è molto probabile che le vittime inizino a disinvestire nei legami di amicizia, rinunciando ad una fonte indispensabile di benessere psicologico e sviluppo positivo. Gli effetti negativi della vittimizzazione possono prolungarsi oltre l’età scolare avendo ripercussioni nell’età adulta. Diverse ricerche dimostrano che le donne che sono state vittime di bullismo a scuola, in età adulta, hanno relazioni amicali e sentimentali più complesse e meno soddisfacenti rispetto alle loro coetanee non bullizzate, questo avviene soprattutto quando la condizione di vittima è stata vissuta con forti emozioni di solitudine e isolamento. C’è la tendenza da parte di queste donne di vedere il mondo sociale come minaccioso, generalmente si approcciano agli altri pensando di doversi difendere da possibili attacchi rivolti verso loro; questo è uno schema mentale che alimenta l’emozione di ansia e non favorisce la fiducia e l’apertura verso gli altri.
Quando le prevaricazioni sono molto pesanti, l’accanimento della prevaricatrice è protratto nel tempo su una vittima particolarmente fragile (per caratteristiche personali e del contesto di vita), le conseguenze possono essere particolarmente gravi. Alcuni studi dimostrano che casi estremi di bullismo e, soprattutto di cyberbullismo, favoriscono nelle vittime idee suicidarie e anche tentativi di suicidio. Tali ricerche mostrano che le femmine vittime di gravi atti bullizzanti, specialmente se elettronici, sono più a rischio di idee e comportamenti suicidari rispetto ai maschi. Questo può essere collegato al tipo di vittimizzazione femminile: i maschi di solito sono più esposti a prevaricazioni fisiche, le femmine invece sono più esposte a prepotenze relazionali e isolamento che hanno degli effetti importanti sull’immagine e la stima di sé. Diffamazioni verbali e immagini divulgate sulla rete rischiano di far sentire la vittima senza scampo e del tutto impotente, a questo sentimento di solitudine è importante che non si associ anche il senso di abbandono da parte degli adulti.
Noi ci siamo! #laforzadelledonne #futuro@forense
Krizia Colaianni
Visite
- 1.271.620