E’ ufficiale: i giorni 25, 26 e 27 Maggio saranno dedicati alla elezione di 14 (quattordici) Delegati al 35° Congresso Nazionale della Avvocatura che si terrà a Legge, dal 6 all’8 Ottobre 2022.
Un po’ tutti si stanno preparando alla kermesse elettorale; ed anche noi di Futuro@Forense, in assemblea, abbiamo deciso di partecipare alla competizione elettorale, candidando chi, fra di noi, ha espresso chiaramente la propria voglia di mettersi in gioco.
I nomi dei nostri candidati saranno ufficializzati solo dopo la presentazione degli stessi, nelle forme e nei termini indicati dalla
convocazione a firma della Presidente Triggiani e del Segretario Benegiamo.
Quindi, let’s stay tuned.
Inoltre, prima delle operazioni di voto, il 24 Maggio 2022 si discuterà – nella assemblea degli iscritti convocata ad hoc, – di quelli che saranno i temi del Congresso di Lecce: un nuovo ordinamento per una Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali; l’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della Professione; infine giustizia predittiva e salvaguardia del “giusto processo” – il ruolo e le nuove competenze degli Avvocati nella tendenziale automazione della decisione giudiziaria.
Tutti i suindicati temi sono molto interessanti e volutamente ampi, in modo che le eventuali mozioni possano – dopo l’esame della Commissione appositamente formata, in sede congressuale – essere portati alla attenzione dei Delegati. Il rischio di bloccare, con la declaratoria di inammissibilità, le mozioni scomode c’era, c’è e ci sarà sempre, da che mondo e mondo. Dunque, non ci possiamo meravigliare di nulla.
Ma (è inutile far finta di nulla) il Congresso sarà incentrato sulla nomina dei componenti dell’OCF – obbrobrio (non mi stancherò mai di definirlo così) nato a Rimini nel 2016 e che ha dimostrato la sua fallacia e le sue pecche, in particolare in questi tempi – e sulla necessità (quanto meno, oggi più che mai opportuna e veramente non più procrastinabile) della rappresentatività della Avvocatura.
Dopo le occasioni perdute di Venezia 2014 (dove si doveva prendere il toro per le corna, invece decidendosi di tirare a campare fino a Rimini) e la perdita di dignità di Rimini 2016 (dove si è compiuto il capolavoro di far sparire le vere particolarità della Avvocatura, volendo creare un falso contropotere rispetto al CNF, a spese degli iscritti), Lecce potrebbe (da notare l’uso del condizionale) rappresentare il punto di svolta.
Da Lecce, ad esempio, si dovrebbe iniziare a ripensare – in primo luogo – quella Legge Professionale che a Bari (2012) fu definita da qualcuno brutta ma necessaria (visto che la precedente Legge Professionale era del 1933) e che oggi ha evidenziato tutte le sue pecche (Cassa e CDD su tutte).
La nostra Associazione è sempre stata disponibile a discutere della revisione di una Legge Professionale, quale quella del 2012, ritenuta inadeguata o, comunque, abbastanza pasticciata (tante idee e tutte ben confuse). Così come sul tema della transizione digitale si è avuto modo di prendere posizione. Ma sui temi Congressuali (su tutti i temi) abbiamo intenzione di confrontarci con chi ha veramente a cuore le sorti della Avvocatura italiana.
Dunque, anche NOI CI SIAMO perché il Congresso di Lecce non rappresenti l’ennesima occasione perduta.
Nicola Zanni*
* Presidente di Futuro@Forense