Ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato delle Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di
Bari. Ho scelto di farlo per desiderio di rinnovamento nella comune visione dell’avvocatura e dei problemi che questo tempo ci ha
portato ad affrontare. Provo adesso a farlo con la lista «COAlizziamoci» perché le sue argomentazioni sono tutt’altro che banali e rappresentano un diffuso sentire comune.
Ormai, da diversi anni che mi occupo del tema delle pari opportunità, provenendo dall’associazionismo o per meglio dire dalla Presidenza Nazionale di un’associazione che si occupa di violenza di genere e pari opportunità. È per l’insieme di queste esperienze che ritengo di poter contribuire ad affrontare e risolvere alcuni dei molti problemi della nostra categoria, mettendo a disposizione il mio tempo e le competenze acquisite. In una prospettiva di maggiore innovazione e sostenibilità.
Un CPO attento e inclusivo molto può fare per individuare le soluzioni più adeguate a migliorare.
Non penso che in politica forense, come nella vita, le responsabilità riguardino tutti nello stesso modo; il generico e populista: «…tanto sono tutti uguali» genera solo qualunquismo e sfiducia. Il Comitato ha una funzione troppo importante, per non garantire responsabilità e dedizione, elabora proposte di interventi e politiche atte a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale e istituzionale, intervenendo sui modelli culturali e sociali di genere, che costituiscono discriminazione diretta o indiretta negli ambiti delle politiche di parità tra uomo e donna, politiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, politiche integrate per i generi, orientamento sessuale, origine etnica, lingua, religione, condizione psico-fisica, politiche integrate per cultura di genere, di prevenzione e contrasto a ogni forma e causa di discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle persone.
Diverse sono anche le idee che, con il gruppo di professioniste e professionisti del COA oltre che del CPO, delle lista COAlizziamoci stiamo cercando di rivenire all’interno di un programma concreto ed esaustivo. Sin da subito, ho evidenziato l’esigenza di misure concrete inclusive soprattutto per le professioniste, avvocate del nostro Foro, che sono genitrici. Mi sono addentrata nella materia individuando anche le misure attivate in diversi CPO di Italia, come ad esempio i baby parking ed asili nido, la stipula di convenzioni con asili nidi con sconti in misura del 30% sul tariffario essendo difficile la realizzazione di baby parking nell’odierna struttura del Tribunale. Ho constatato la presenza di convenzioni già esistenti, che sarebbe opportuno acquisire anche per il nostro CPO. L’istituzione di baby parking anche in occasione dei convegni di formazione, potendo richiedere incontri con la Camera di Commercio di Bari per l’individuazione di aree da attrezzare all’accoglienza dei bambini.
Così come, sempre dall’esperienza dell’associazionismo, deduco la mia perplessità in ordine all’istituzione di sportelli di ascolto per l’inefficacia dello strumento a dare risposte concrete agli utenti invitando i nuovi componenti a pensare ad un programma con differenti forme di ascolto delle esigenze in materia di pari opportunità. Esempi questi che saranno sviscerati in maniera dettagliata nel nostro programma, nel programma COAlizziamoci, in virtù di un maggiore benessere della categoria che concludo sia per un maggiore benessere per noi tutti.
Krizia Colaianni