Il 16 Febbraio 2023, alle ore 9,00,presso la Sala delle Adunanze del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, il nuovo Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari si insedierà e provvederà alla nomina del suo Presidente e del Vice – Presidente.
Il Comitato Pari Opportunità – organo previsto dall’art. 25, ultimo comma, Legge Professionale – è organo parzialmente elettivo (infatti 14 dei 15 componenti sono eletti dagli iscritti all’Albo degli Avvocati, mentre il quindicesimo componente è indicato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati) ed il 16 Febbraio 2023, come è stato detto, si riunirà per la prima volta, dopo le elezioni dei 17 – 20 Gennaio scorsi.
Sicuramente verrà nominata Presidente del CPO l’Avv. Katia Di Cagno, Consigliera dell’Ordine dal 2015 al Febbraio 2017 (data in cui le Sezioni Unite della Corte di Cassazione annullarono le elezioni del 2015, commissariando il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari), dall’Ottobre 2017 al 31 Dicembre 2018 e nella Consiliatura 2019 – 2022, forte della maggioranza di 9 Componenti, eletti nella lista Libero Foro. Dall’altra parte ci saranno 5 Componenti eletti con la lista COAlizziamoci (maggioranza al COA), in attesa della nomina del quindicesimo Componente (che deve essere scelto dal COA tra gli iscritti al Registro dei Praticanti).
L’auspicio è che la Vice – Presidenza venga riservata – per garbo Istituzionale (e per chiudere finalmente la campagna elettorale, dimostrando di lavorare per la Avvocatura barese unita) – ad un/a esponente della lista COAlizziamoci (Federica Metta, Annalisa Ladisa, Gaia Delucia, Francesco D’Elia e Umberto Pantanella sono stati eletti sotto la bandiera COAlizziamoci)
Al nuovo CPO gli auguri di buon lavoro, da parte della Associazione Futuro@Forense, che auspica un netto cambio di rotta rispetto alla apatia manifestata dalla Istituzione nelle ultime due Consiliatura (2015 – 2018 e 2019 – 2022), quando si è assistito ad una eccessiva personalizzazione della predetta Istituzione e ad una volontà censoria di chi – legittimamente – criticava le non scelte della Istituzione stessa.
Il Direttivo di Futuro@Forense