“Gli Avvocati non sono né giocolieri da circo, né conferenzieri da salotto: la Giustizia è una cosa seria” (P. Calamandrei)
Quante volte abbiamo letto questo aforisma, quante volte abbiamo ascoltato queste parole proferite, per ogni dove, dagli Avvocati, compresi quelli che la Professione non la hanno esercitata o che, in nome della rappresentanza e per i fatti propri, hanno sporcato l’onore della nostra Professione? Tante, tantissime volte. E, nonostante tutto, le tante volte sono sempre poche, ragione per cui bisogna continuare a ripetere l’aforisma di cui sopra a mo’ di mantra. Hai visto mai che qualcuno, a forza di ripeterlo, comincia a crederci veramente, in quelle parole e (prima di fare altri guai) si redime?
Sul nostro giornale, il Direttore, Paolo Scagliarini, ha pubblicato – l’11 Marzo 2023 – il programma della attività formativa che ci vedrà, insieme al COA di Bari e ad altre Associazioni, impegnati nella formazione dei Colleghi. Tale programma è provvisorio, a dire il vero, perché il calendario degli eventi che vedranno la nostra Associazione organizzatrice e/o compartecipe della organizzazione degli stessi, lungo tutto il 2023, è ancora in divenire. E – come sempre – ne daremo avviso ai Colleghi, in ogni modo.
La formazione, e questo è chiaro a tutti e nessuno lo mette in dubbio, è necessaria ed importante; e ciò non solo perché ce lo impone la Legge o il Codice Deontologico. Ce lo impone, innanzi tutto, la serietà della Giustizia cui dobbiamo conformare ogni nostro comportamento (professionale e non), proprio perché ce lo impone il nostro essere Avvocati.
E questa imposizione è tutta racchiusa nella formula di impegno solenne che ogni neo Avvocato declama dinanzi al proprio Consiglio dell’Ordine: “Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento” (art. 8, Legge 247/12).
In quel “consapevole della dignità forense e della sua funzione sociale” è racchiuso tutto il nostro mondo.
La dignità della Professione e la funzione sociale della stessa sono le due facce della stessa medaglia; e senza l’una, l’altra non può esistere. Ed uno dei modi in cui dignità e funzione sociale possono (anzi devono) essere garantiti (proprio per la sopravvivenza di uno Stato di diritto, alla cui tutela gli Avvocati sono chiamati), è quello di consentire la preparazione degli stessi Avvocati.
Da sempre critici nei confronti della imposizione dei crediti formativi ed auspicando comunque una riforma di questo sistema che non garantisce affatto la professionalità (non si diventa professionali solo raggiungendo il numero minimo di crediti formativi, nel corso di 25 anni di Professione), abbiamo cercato di adeguare il sistema al nostro sistema: argomenti di attualità, competenza dei relatori, scambio di vedute, confronto in sala tra le diverse esperienze, dibattito, coinvolgimento dell’uditorio nello sviluppo delle tematiche oggetto dell’evento del momento.
In 5 anni di attività, il refrain è stato sempre questo e, in tutta onestà, non abbiamo intenzione di cambiarlo. Colleghi che si confrontano con Colleghi, questo è il nostro motto che, onestamente, ci ha portato fortuna. E continueremo su questa strada.
La Formazione è cosa seria perché la Giustizia è una cosa seria.
Le passerelle le lasciamo a personaggi che ricordano avanspettacolo e cabaret e che, dietro striscioni degni più di uno stadio in cui giocano squadre di terza categoria che di aule in cui si parla di Giustizia, pontificano immemori della loro esperienza.
Sicuramente anche questo tipo di eventi serve per la raccolta punti, per raggiungere i limiti fissati dal CNF per essere Avvocati. Ma “gli Avvocati non sono né giocolieri da circo, né conferenzieri da salotto: la Giustizia è una cosa seria”. Ricordiamocelo sempre (anche quando assistiamo agli eventi formativi).
NOI CI SIAMO!
Nicola Zanni – Presidente di Futuro@Forense