Ineleggibilità CNF: comunicato del C.N.A.F.

Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi (C.N.A.F.)

– Rileva come ancora oggi si levi – giustamente – il grido di protesta contro il permanere della condizione di illegalità in cui versa il Consiglio Nazionale Forense (CNF) stante la presenza, all’interno di tale organo istituzionale dell’Avvocatura italiana e Giudice speciale della stessa, di nove Consiglieri (fra cui il Presidente) che erano ineleggibili e che quindi rendono illegale l’intero Ente e trasfonde tale illegittimità nelle decisioni sotto molteplici profili.

– Il C.N.A.F. stigmatizza chi punta l’indice accusatore limitandosi ai nove ineleggibili senza considerare e tenere conto che tale condizione di illegittimità è condivisa e supportata anche da tutti gli altri membri del CNF che, nonostante regolarmente eletti, nulla fanno per porre fine a tale condizione di illegittimità pur avendone gli strumenti, il potere ed il dovere.

– Il C.N.A.F. stigmatizza altresì il comportamento del Ministero della Giustizia, organo vigilante, che nonostante le formali denunce e richieste di commissariamento pare si sia totalmente disinteressato della vicenda tollerando, anzi, consentendo il perpetuarsi di tale condizione di illegittimità del CNF pur essendone a conoscenza.

– Il C.N.A.F. stigmatizza ulteriormente l’omesso intervento del Ministero della Giustizia per ripristinare la legalità all’interno del CNF, tenendo anche conto della compartecipazione dei membri legittimamente eletti che ancora oggi non intervengono per ripristinare la legalità all’interno del massimo organo istituzionale dell’Avvocatura italiana nonché evitare i danni economici conseguenti anche in occasione di illegittimi impegni di spesa adottati.

Tutto ciò premesso

Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi (C.N.A.F.), organo politico dell’Avvocatura italiana, a fronte della totale latitanza del Ministro della Giustizia pro tempore, all’epoca del deposito dei ricorsi che formalmente richiedevano il commissariamento del CNF, reiterano ancora oggi tale richiesta di commissariamento ed auspicano che il nuovo Ministro della Giustizia voglia adottare immediatamente il commissariamento del CNF per lo stato di illegittimità in cui versa ed invita i Colleghi alla massima attenzione rispetto all’operato del Ministero della Giustizia che, dopo mesi di ricorsi inascoltati, ha omesso ogni doveroso intervento senza alcun plausibile motivo e senza aver fornito motivazione alcuna, invitandoli alla mobilitazione generale a tutela del rispetto della legalità e quindi della dignità stessa dell’Avvocatura italiana e di ogni singolo Avvocato.
Inoltre il CNAF pone in risalto come l’assurdo silenzio e tolleranza del Ministero della Giustizia si pone in stridente contrasto, ai limiti del conflitto istituzionale, contro le molteplici decisioni della Giurisdizione di merito e di legittimità che si è, con granitica unanimità, già pronunciata ed in ultimo il Tribunale di Roma che ha accolto il ricorso cautelare proprio contro uno dei nove ineleggibili.
Infine vorremmo ricordare al Ministro della Giustizia che le decisioni dei Giudici italiani sono – salva diversa espressa eccezione – immediatamente esecutive e pertanto pur residuando, eventualmente possibili mezzi di impugnazione, ciò non toglie nulla all’immediata efficacia delle sentenze e dei provvedimenti e quindi all’immediata declaratoria di illegittimità delle singole posizioni censurate che non possono non estendersi, ipso facto, agli organi attinti dal provvedimento erosivo.

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