Il 30 settembre scorso ha avuto inizio l’astensione a oltranza dalle udienze in sede civile, penale,
amministrativa e tributaria, proclamata dagli Avvocati del Foro di Tempio Pausania con delibera
assunta dall’Assemblea degli iscritti il 17.09.19.
Una presa di posizione radicale contro la grave carenza di magistrati e del personale amministrativo
nel contesto del Tribunale gallurese. Carenza che, secondo quanto certificato dalla Presidenza del
Tribunale di Tempio Pausania, ha determinato un carico di lavoro medio per i magistrati pari circa
al triplo rispetto agli altri colleghi degli altri tribunali della Regione Sardegna. Difatti, soltanto sei
giudici su una pianta organica di undici, coadiuvati da un altrettanto carente numero di pur
volenterosi impiegati amministrativi, gestiscono attualmente il numero impressionante di 22.000
processi pendenti, che aumentano e si accumulano di anno in anno.
Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Tempio Pausania Avv. Carlo Selis, nel contesto di una
recente conferenza stampa, ha evidenziato che la protesta è ricondursi alle seguenti ragioni: “nel
nostro territorio, di fatto, la Giustizia, in cui crediamo e alla quale dedichiamo la nostra vita
professionale, è negata. Le piante organiche dei lavoratori giudicanti, requirenti, amministrativi,
calibrate su statistiche di popolazione, di cause pendenti e di nuova iscrizione vecchie di un secolo
e mezzo, sono comunque ridotte in maniera ormai cronica. La nostra è la protesta per la dignità di
un intero territorio. Per questo motivo gli avvocati della Gallura chiedono che chiunque gestisce un
pezzetto di qualsiasi potere, politico, economico, sociale, faccia la propria parte chiedendo più
risorse, maggiore attenzione, un coinvolgimento diretto nell’individuazione delle soluzioni a questa
situazione che ormai non può più attendere”.
Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Forensi (C.N.A.F.), nel prendere atto del grave stato
di dissesto in cui versa tutto il sistema giudiziario italiano, nel contestuale sconcertante
immobilismo delle rappresentanze dell’Avvocatura, che hanno consentito il proliferare di pseudo
riforme concertate su tavoli “riservati”, sostiene, con vigore, l’iniziativa intrapresa dal Foro di
Tempio Pausania, manifestando ogni più ampia approvazione per la ferma e coraggiosa decisione
assunta dai Colleghi del Foro gallurese.
L’impegno del C.N.A.F., nell’imbarazzante silenzio del C.N.F. e dell’O.C.F., è quello di adoperarsi,
con il massimo vigore, affinchè l’astensione ad oltranza proclamata dall’Ordine degli Avvocati di
Tempio possa estendersi a tutti gli altri Fori del Paese.
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