In ordine all’ormai famoso e discusso Bando apparso sul sito di Cassa Forense, con il quale è stata preannunciata la selezione di professionisti su parametri economici per l’affidamento delle attività di assistenza e consulenza legale stragiudiziale specialistica, il consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Bari, avv. Nicola Zanni, ha chiesto all’Ordine di prendere posizione in merito.
Pubblichiamo integralmente la richiesta del Consigliere attendendo il deliberato consiliare.
Il sottoscritto Consigliere dell’Ordine di Bari, Avv. Nicola Zanni, premesso:
che, sul sito di Cassa Forense, è apparso il bando per la alla selezione di studi legali per l’affidamento delle attività di assistenza e consulenza legale stragiudiziale specialistica;
che il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione alla predetta selezione, scade il 24 Ottobre 2019;
che tale bando prevede altresì che possano partecipare alla gara i singoli professionisti (anche in raggruppamento) che hanno “un fatturato minimo di 300.000,00 euro” (art. 4, c. 2, allegato 2, capitolato per la selezione de qua);
che il ridetto bando fa il paio con un bando simile predisposto da ANAS S.p.A., avverso il quale v’è stata levata di scudi da parte del CNF, OCF ed alcuni Ordini Distrettuali (Catania, su tutti);
che tale selezione appare altamente discriminatoria e confezionata ad hoc, alla luce del fatto che Cassa Forense conosce, in tempo reale, i dati contributivo di ogni singolo iscritto e sa quanti sono i professionisti che hanno i requisiti del bando;
che tale selezione (così come strutturata e pensata, visto che non tutti hanno raggiunto 300.000,00 Euro di fatturato nell’ultimo triennio) si appalesa alquanto discriminatoria nei confronti di tutti gli Avvocati italiani, in regola con la contribuzione obbligatoria e con gli atri obblighi di Legge, i quali – per il sol fatto di non fatturare le somme di cui al bando – sarebbero esclusi dalla selezione;
che è opportuna, a questo punto, una presa di posizione ufficiale anche del COA di Bari avverso un bando che si appalesa francamente discriminatorio, nei confronti di tutti i Professionisti italiani;
CHIEDE
che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari voglia prendere ufficialmente posizione sul punto, stigmatizzando il comportamento di Cassa Forense quale altamente lesivo della professionalità e della pari dignità di tutti i Professionisti italiani in regola con gli adempimenti previsti da Leggi e Regolamenti e chiedendo a Cassa Forense di modificare il bando de quo, consentendo la partecipazione alla selezione, a tutti i Professionisti italiani in regola con i contributi e gli altri adempmenti previsti da Leggi e Regolamenti.