Ripensare, ridiscutere…

“Un villano aveva riempito il suo carro con un carico di frutta appena raccolta e si stava avviando verso il mercato. Mentre proseguiva lungo una strada di campagna resa fangosa dalla pioggia battente, improvvisamente, le ruote affondarono profondamente in un solco.

Disorientato e mezzo intontito, il contadino scese dal carro, si mise di fronte a guardarlo, standosene fermo, senza fare il minimo sforzo per cercare di tirarlo fuori dal fosso. Tutto ciò che fece fu di imprecare e maledire la sua sfortuna, quindi, cominciò a chiamare ad alta voce Ercole, invocandolo, affinché accorresse in suo aiuto.

Ercole apparve, dicendo: <Pensi davvero di poter spostare il carro semplicemente guardandolo e lamentandoti? Appoggia la tua spalla alla ruota, amico mio, e incita i tuoi cavalli ad andare avanti. Ercole non ti darà alcun aiuto se tu non ti sforzi almeno un po’ per aiutare te stesso.>

A quel punto, l’agricoltore mise la spalla alla ruota e cominciò a spingere, spronando i cavalli. Prontamente, il carro si mosse e ben presto il contadino riprese il cammino per la sua strada verso il mercato, soddisfatto, con in più una nuova lezione appena imparata”. (da Ercole ed il villano, Esopo).

Dopo il massiccio ricorso alla richiesta di contributo di 600 euro e la mannaia che il Covid19 ha fatto cadere sulla testa (anche) degli Avvocati, forse dobbiamo cominciare a discutere  seriamente della Avvocatura, del suo ruolo (e non in Costituzione), della crisi della Avvocatura e dei motivi della stessa crisi, come evidenziati dalla pandemia.

Geppetto

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