Archiviata almeno per ora la vicenda del modulo Cassa per avere i 600,00 euro – dato che compilato una volta è bastato per averli per ben due mensilità ovvero marzo ed aprile 2020 – (badate che non è previsto il rinnovo automatico per il prossimo anno!) adesso è caccia a come si compila il modulo per il Bando “START” della Regione Puglia Pubblicato il 15 luglio 2020.
Effettivamente è difficile, ci si deve creare un account sul portale SistemaPuglia (salvo che non se ne avesse già uno), si deve compilare un PDF riscrivibile direttamente dal pc e composto da varie schermate (per due soldi che devono dare quanti fatti vogliono saper!) e poi “allegare” – a detta di molti – una valanga di documenti tra cui la Dichiarazione dei Redditi del 2020 relativa al periodo di imposta del 2019.
Come si può chiedere una cosa del genere se la dichiarazione dei redditi non è stata ancora presentata? Questo è un pretesto per non dare i soldi? La solita politica dei poteri forti e, come sempre, si vogliono dare i soldi sempre e solo agli amici degli amici esclama il popolo!
Nulla di tutto ciò, perché gli unici documenti richiesti sono “attestazione di possesso di Partita Iva e Dichiarazione dei Redditi con relativo Protocollo di invio il tutto firmato digitalmente.
In merito a quest’ultimo allegato, la procedura non richiede necessariamente il Modello Unico 2020 (relativo al periodo di imposta del 2019), ma dà la possibilità di allegare in alternativa quello del 2019 relativo al periodo di imposta del 2018.
Ad ogni buon conto, il fatto che siano stati prorogati i termini per l’invio del modello unico rispetto allo scorso anno (per la cronaca anche il Modello 5 di Cassa Forense potrà essere inviato entro il 31/12/2020, tuttavia a nessuno è impedito inviarlo prima a far data dal 20/07/2020), ciò non vuol dire che qualcuno non lo abbia già fatto nonostante il COVID e nonostante la proroga dei termini e, dunque, la previsione di poter prendere il dato reddituale dal modello Unico 2020 relativo al periodo di imposta 2019 non è poi cosa così recondita o peregrina.
Ed infine, la difficoltà starebbe nel firmare il tutto che è cosa difficile specie per noi avvocati che da anni ormai utilizziamo chiavette con la firma digitale.
La verità è che vogliamo tutto e subito e senza il minimo sforzo, perché impiegare una mezz’ora del proprio tempo per partecipare ad un bando è cosa onerosa anzi, forse era meglio il cartaceo perché è più semplice, veloce e soprattutto “sicuro”.
Insomma l’Italia resta un paese di vecchi e per vecchi in cui sappiamo solo lamentarci ma non fare nulla per stare al passo con i tempi. Tutto ci è dovuto ma senza il minimo sforzo!
Noi ci siamo, alla prossima puntata!
Eugenia Acquafredda